Salzgitter ferma un altoforno da 600.000 tonnellate annue

lunedì, 28 ottobre 2019 17:04:11 (GMT+3)   |   Brescia
       

Il produttore siderurgico tedesco Salzgitter ha annunciato che fermerà il suo altoforno da 600.000 tonnellate a causa della carenza di domanda. Nel sito di Salzgitter, città della Bassa Sassonia, il produttore continuerà a lavorare con due altiforni della capacità combinata di 4 milioni di tonnellate annue. 

Quello di Salzgitter è solo l'ultimo di una serie di annunci simili da parte di altri produttori europei a causa di una congiuntura difficile. ArcelorMittal ha ridotto le produzioni a Cracovia (Polonia), nelle Asturie (Spagna), a Brema e ad Eisenhüttenstadt (in Germania), a Dunkirk (in Francia), nonché a Taranto (Italia), dove sembra che l'output quest'anno non supererà i 4 milioni di tonnellate. 

SSAB ha annunciato lo spegnimento di un altoforno a Raahe, in Finlandia, per un periodo di 4-6 settimane. Questo, insieme a quello già fermato a metà settembre a Oxelösund (Svezia), conta una capacità di 1,8 milioni di tonnellate. 

Ancora, US Steel Kosice ha fermerà l'altoforno n. 2 presso il proprio stabilimento in Slovacchia. Liberty Steel invece ridurrà temporaneamente del 20% la produzione siderurgica la produzione presso lo stabilimento ceco ex ArcelorMittal Ostrava, dotato di una capacità produttiva di acciaio grezzo di 2,7 milioni di tonnellate l'anno. 

Infine, il gruppo italiano Arvedi ha comunicato che il proprio impianto a Cremona ridurrà del 70% la produzione di coils nei mesi di novembre e dicembre.

Stefano Gennari


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