Diverse associazioni europee che rappresentano gli utilizzatori di acciaio hanno chiesto alla Commissione europea di non estendere le misure di salvaguardia che scadranno alla fine del prossimo giugno.
Gli utilizzatori sostengono che dalla seconda metà del 2020 le aziende europee stanno fronteggiando l'incremento dei prezzi dei prodotti siderurgici e lunghi tempi di consegna dovuti alla carenza d'offerta. L'import, che dovrebbe servire a calmierare i costi e ad impedire che i lead time si allunghino in modo eccessivo a livello locale, è stato limitato sia dalla minor competizione da parte dei produttori dei paesi terzi sia dalle misure di salvaguardia attualmente in vigore. Secondo gli utilizzatori, la possibilità che la salvaguardia venga rinnovata è un ulteriore elemento di incertezza che si aggiunge alle condizioni di mercato avverse che già stanno affrontando.
Le associazioni degli utilizzatori, tra le quali figurano ACEA, APPLiA, CECE, CEMA, CEMEP, CLEPA, Orgalim e WindEurope, hanno aggiunto che una protezione eccessiva porta soltando a un'industria siderurgica europea non competitiva, a scapito delle aziende a valle e dei consumatori finali. Di conseguenza, hanno ribadito, le misure di salvaguardia devono terminare il 30 giugno 2021, come previsto.