Salvaguardia Usa: a Germania, Paesi Bassi e Italia le quote più grandi

lunedì, 29 novembre 2021 16:47:56 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha annunciato una quota annua totale pari a 3.331.829 tonnellate per 54 categorie di prodotto provenienti dall'Europa a partire dal 1° gennaio 2022. Alla fine di ottobre, infatti, Usa e Ue avevano raggiunto un accordo sui dazi statunitensi della Section 232. In base al nuovo sistema concordato, saranno soggette a un dazio del 25% soltanto le importazioni dall'Ue superiori ai contingenti tariffari indicati. 

La Germania godrà delle quote maggiori con oltre 900.000 tonnellate complessive, seguita dai Paesi Bassi con 507.909 tonnellate e dall'Italia con quasi 350.000 tonnellate. Per quanto riguarda i prodotti piani (fogli e nastri laminati a caldo, fogli e nastri laminati a freddo, fogli e nastri elettrozincati, acciai piani rivestiti, piani zincati a caldo, lamiere a caldo in coils, lamiere tagliate a misura e banda stagnata), Paesi Bassi e Germania hanno ricevuto le quote maggiori: 489.600 e 451.847 tonnellate rispettivamente. Seguono la Svezia con 152.222 t, la Francia con 127.139 t e l'Italia con 113.670 t. 

Parlando di fogli laminati a caldo, ai Paesi Bassi è stata assegnata una quota di 122.529 tonnellate. A Germania, Belgio, Italia, Svezia e Francia sono state assegnate quote pari a 40.280, 26.610, 22.017, 20.293 e 18.884 tonnellate rispettivamente. 
Per la banda stagnata, i Paesi Bassi hanno ricevuto una quota di 195.794 t, la Germania una quota di 121.185 t. Riguardo ai fogli laminati a freddo, la Svezia potrà esportare negli Usa 76.750 t, la Germania 53.540 t, i Paesi Bassi 48.120 t. 

Nel segmento dei lunghi, il Portogallo godrà della quota maggiore nel caso del tondo, 26.286 t, seguito dalla Spagna con 22.501 tonnellate e dall'Italia con 12.624 tonnellate. 

Le esportazioni dall'Ue, nello spacifico da Germania e Paesi Bassi, dovrebbero partire a breve, con ricadute positive sul mercato domestico europeo, dal momento che determineranno un calo della pressione dovuta all'offerta. Secondo alcune fonti, questa situazione potrebbe aiutare altri paesi – come Turchai e India – ad aumentare le proprie vendite di HRC in Europa. 


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