Poiché l'Ue ha vietato l'importazione di determinati prodotti di acciaio originari della Russia e della Bielorussia, la Commissione europea ha deciso di adeguare le misure di salvaguardia «in modo che detti divieti non comportino una carenza di approvvigionamento nel mercato dell'Unione nelle categorie interessate e che gli utilizzatori di acciaio dell'Unione possano continuare a rifornirsi dei corrispondenti volumi da altre fonti».
«Per ciascuna categoria di prodotti per cui la Bielorussia e la Russia disponevano di contingenti tariffari specifici per paese, la Commissione ha ridistribuito proporzionalmente tali volumi tra altri paesi esportatori soggetti alla misura di salvaguardia sulla base dei più recenti dati disponibili, ossia la loro quota di importazioni complessive nel 2021 – si legge nel testo del nuovo regolamento –. Questi dati sono pertinenti anche per garantire forniture sufficienti di prodotti di acciaio nel mercato dell'Unione, dal momento che nel 2021 la Bielorussia e la Russia hanno in gran parte esaurito i rispettivi contingenti tariffari specifici per paese. Per stabilire il livello delle importazioni complessive, la Commissione non ha tenuto conto né dei volumi dalla Bielorussia e dalla Russia, né dei volumi delle importazioni dai paesi attualmente esclusi dalla misura, in quanto la loro inclusione ridurrebbe la quota di tutti gli altri paesi rendendo l'esercizio inefficace. Per ciascuna categoria di prodotti interessata, la Commissione ha inoltre stabilito rispettivamente una quota di importazioni per i paesi che dispongono di un contingente tariffario specifico per paese e una quota di importazioni per i paesi che rientrano nel contingente residuo».
Secondo la Commissione, questo approccio «garantisce un trattamento equo delle diverse origini, consentendo agli utilizzatori di acciaio dell'Unione di utilizzare in modo efficace i volumi originariamente soggetti ai contingenti tariffari specifici per paese attribuiti alla Bielorussia e alla Russia, evitando così qualsiasi rischio di potenziale carenza di approvvigionamento sul mercato dell'Unione derivante dai divieti di importazione da questi due paesi». Inoltre, «è anche coerente con la logica del funzionamento della misura, in quanto preserva i flussi commerciali tradizionali in termini di volumi e di origini, adattandoli alle attuali circostanze eccezionali».
Per il periodo aprile-giugno di quest'anno, la Commissione aveva precedentemente assegnato alla Russia quote pari a 412.317 tonnellate per i coils a caldo, a 59.311 tonnellate per il tondo, a 82.008 tonnellate per la vergella, a 23.603 tonnellate per i profilati cavi e a 6.538 tonnellate nel caso dei tubi saldati di grandi dimensioni. La Bielorussia aveva contingenti di 65.026 t per la vergella e pari a 13.947 t nel caso dei profilati cavi. Nella seguente tabella sono indicate le nuove quote per alcuni prodotti siderurgici.
Prodotto |
Paese |
Quota precedente (ton) (dall’1.04.2022 al 30.06.2022) |
Nuova quota (ton) (dall’1.04.2022 al 30.06.2022) |
Fogli e nastri laminati a caldo |
Turchia |
326.796 |
430.246 |
India |
167.872 |
273.178 |
|
Corea del Sud |
134.390 |
170.592 |
|
Regno Unito |
119.204 |
142.706 |
|
Serbia |
118.333 |
151.443 |
|
Altri paesi |
1.009.878 |
1.120.626 |
|
Barre di rinforzo |
Turchia |
61.264 |
86.412 |
Ucraina |
29.992 |
40.229 |
|
Bosnia-Erzegovina |
26.265 |
31.087 |
|
Moldavia |
18.876 |
25.981 |
|
Altri paesi |
114.180 |
126.179 |
|
Vergelle |
Regno Unito |
138.629 |
167.756 |
Ucraina |
96.992 |
112.798 |
|
Svizzera |
94.751 |
123.996 |
|
Turchia |
79.527 |
107.758 |
|
Moldavia |
48.739 |
63.325 |
|
Altri paesi |
81.109 |
111.148 |
|
Profilati cavi |
Turchia |
69.337 |
90.057 |
Regno Unito |
41.659 |
48.031 |
|
Macedonia del Nord |
22.517 |
26.588 |
|
Ucraina |
16.844 |
19.664 |
|
Svizzera |
14.164 |
14.697 |
|
Altri paesi |
15.861 |
18.895 |
|
Grandi tubi saldati |
Turchia |
9.735 |
13.668 |
Cina |
6.585 |
7.736 |
|
Regno Unito |
4.425 |
5.615 |
|
Corea del Sud |
2.591 |
2.645 |
|
Altri paesi |
6.010 |
6.220 |
La Commissione ha sottolineato che le misure di salvaguardia potrebbero subire ulteriori modifiche alla luce del riesame in corso, avviato lo scorso 17 dicembre.