EUNIRPA, l'associazione europea dei trasformatori di vergella non integrati, ha chiesto con urgenza una revisione delle misure di salvaguardia attualmente in vigore sulle importazione di acciaio. Nello specifico, EUNIRPA vorrebbe che le quote relative alla vergella venissero ampliate in modo significativo. Secondo l'associazione, la carenza di vergella sul mercato dell'UE costringe i suoi associati a soddisfare il 50% del proprio fabbisogno attraverso le importazioni da paesi extra-UE. EUNIRPA lamenta il fatto che la Commissione europea, nell'istituire la salvaguardia, non ha tenuto conto dell'unicità del mercato della vergella. L'associazione ritiene che la quota per la categoria di prodotto n. 16 debba equivalere alla media delle importazioni del 2016-2018 anziché alla media del 2015-2017. Di conseguenza, EUNIRPA chiede che l'aumento del contingente relativo alla vergella sia pari al 20% anziché al 5% come per tutte le altre categorie di prodotto interessate dalla salvaguardia.
«Consideriamo questo aggiustamento del livello delle quote come un giusto equilibrio tra gli interessi dell'industria siderurgica dell'UE e gli interessi dei trasformatori indipendenti di vergella - ha dichiarato Kris Van Ginderdeuren, presidente di EUNIRPA -. L'aumento proposto della quota totale, che rappresenta circa 700.000 tonnellate in più rispetto ai livelli attuali, è insignificante rispetto ai 20 milioni di tonnellate di vergella prodotti dall'industria dell'UE. Eppure, garantirebbe la sopravvivenza economica dei trasformatori indipendenti di vergella dell'UE, ne sosterrebbe la creazione del valore e permetterebbe il mantenimento di migliaia di posti di lavoro in questo settore».
Stefano Gennari