Le autorità russe stanno procedendo a passo spedito verso la modifica del dazio sulle esportazioni di rottami di acciaio, con l'obiettivo di raddoppiarne l'aliquota minima. Di recente il ministro dello Sviluppo economico Maksim Reshetnikov ha incaricato le autorità competenti di condurre una valutazione in merito all'opportunità di aumentare l'aliquota dell'imposta da 45 €/t a 90 €/t. «Il ministero si rende conto della necessità dell'aumento dell'imposta in relazione ai rischi di incremento dei prezzi locali e in termini di garanzia di adeguati volumi di rottame all'interno del Paese – si legge in una nota stampa del ministero –. Tuttavia, ci si chiede se l'entità dell'aumento sia giustificata e se garantisca un equilibrio tra gli interessi dei raccoglitori e quelli delle acciaierie. È necessario assicurare al settore che, se i prezzi del rottame di esportazione dovessero diminuire, anche il dazio verrà corretto».
Le autorità competenti hanno a disposizione due giorni per i calcoli e la valutazione delle conseguenze di un aumento del dazio sulla redditività e sulle attività di investimento delle società. Il prossimo incontro sulla questione è previsto per mercoledì 26 maggio, secondo quanto appreso SteelOrbis. In precedenza, fonti di mercato avevano commentato che la decisione, se positiva, dovrà essere presa entro la fine di giugno al fine di modificare per tempo il dazio di 45 €/t in scadenza il 31 luglio.