Secondo la gazzetta federale russa, il primo ministro russo Dmitry Kozak ha chiesto al Servizio federale antimonopolio, al Ministero dell’industria e del commercio, al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero delle finanze di preparare una bozza di decreto che limiti le esportazioni di rottame ferroso e non ferroso entro settembre 2019, con le restrizioni che dovrebbero entrare in vigore a partire dall’1 gennaio 2020.
Nel frattempo, per le esportazioni di rottame siderurgico si prevede una quota che coprirà il secondo semestre 2019. Questa quota verrà distribuita tra gli esportatori in base a diversi coefficienti per ogni regione della Russia. Il coefficiente più basso sarà applicato alle regioni dell’Estremo oriente e del sud, poiché sono quelle in cui si registra la maggior scarsità di rottame.
Le quote verranno determinate in base ai volumi di esportazione di rottame registrati tra l’1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2018. Nel 2018 la Russia ha esportato 4,93 milioni di tonnellate di rottame, nel 2017 ne ha esportati 5,25 milioni di tonnellate, e nel 2016 ne ha esportati 5,33 milioni di tonnellate con principali destinazioni Turchia, Bielorussia e Corea del sud, paesi che quindi potrebbero risentire maggiormente delle limitazioni.