Il ministero dell'Industria e del commercio russo ha incaricato i rappresentanti delle società di metallurgia ferrosa, dei commercianti di metalli e dei raccoglitori di rottami di limitare il loro margine di profitto al 25% dei costi di produzione e, se necessario, di rinegoziare i contratti esistenti per l'anno in corso. Viktor Evtukhov, viceministro dell'Industria e del commercio, in un incontro tenuto con le imprese siderurgiche, ha affermato che per i prodotti siderurgici laminati a caldo il margine non dovrebbe essere superiore al 25% e lo stesso vale per i prezzi di coils laminati a freddo, tondo e altri prodotti.
«I prezzi fissati oggi non vanno bene per nessuno. Sono molto alti. L'anno scorso avete guadagnato tutti parecchio e ora avete bisogno di lavorare per il Paese», ha affermato Yevtukhov, aggiungendo che alcuni progetti di modernizzazione potrebbero essere posticipati se necessario. Le società siderurgiche hanno ora un breve periodo di tempo per presentare i loro schemi di prezzo al ministero. Se non forniranno le loro proposte per una riduzione dei prezzi e della redditività nel prossimo futuro, allora il costo dei prodotti metallurgici sarà stabilito dal governo.
L'incontro si è tenuto prima che l'Ue annunciasse l'11 marzo un divieto alle importazioni di acciaio dalla Russia. Gli operatori del mercato ritengono che, poiché l'Ue rappresenta il principale mercato di esportazione per l'acciaio russo, i prezzi diminuiranno da soli e non sarà quindi necessario ricorrere a misure "non di mercato". Una fonte nel mercato russo ha detto a SteelOrbis che le imprese siderurgiche cercheranno di scendere a patti con il governo, forse per andare oltre il limite del 25%. I dettagli riguardo alla riduzione dei prezzi dovrebbero essere chiari entro la fine di questa settimana.
Nel frattempo, il ministero ha chiarito che non ci saranno restrizioni per quanto riguarda le esportazioni. I livelli dell'offerta e dei prezzi nel mercato domestico dovrebbero essere sufficienti per soddisfare tutte le esigenze interne.