«L'aumento dell'export di rifiuti riciclabili dall'Ue è preoccupante: danneggia le nostre imprese e minaccia l'economia circolare europea. Serve subito un giro di vite». Lo ha dichiarato oggi l'eurodeputato di Forza Italia-Ppe Massimiliano Salini, che insieme ad altri 68 deputati dei principali gruppi europarlamentari ha firmato una lettera indirizzata al vicepresidente esecutivo della Commissione Ue e Commissario al Green Deal Frans Timmermans e al Commissario per l'Ambiente Virginijus Sinkevičius. La richiesta in essa contenuta è quella di una revisione urgente del Regolamento europeo sull'esportazione dei rifiuti e delle materie prime secondarie.
«Queste esportazioni – ha affermato Salini – vanno autorizzate solo verso i paesi con standard ambientali, climatici e sanitari in linea con l'Europa». Nella lettera ai commissari si segnala che nel 2019 l'EU-27 ha esportato 15 milioni di tonnellate di rottami ferrosi, contro i 9 milioni di tonnellate del 2015. Volumi che hanno raggiunto soprattutto «paesi extra Ue con requisiti climatici, di lavoro e sicurezza molto inferiori agli standard europei, e dunque con conseguenze ambientali negative evitabili se gli stessi volumi fossero riciclati nell'Ue» ha spiegato l'eurodeputato. «Questo export allarmante di rifiuti – ha concluso – deprime la produzione europea di acciaio verde con forno elettrico: il rottame ferroso è infatti una risorsa preziosa per la nostra industria siderurgica che, a seconda del processo utilizzato, ha un potenziale enorme di riduzione delle emissioni, fino a 5 tonnellate di CO2».