Nel 2018 il Gruppo Riva Forni Elettrici (RFE) ha realizzato un fatturato consolidato di 3.645 miliardi di euro, in aumento del 14,5% rispetto al 2017. L'utile è cresciuto di quasi 100 milioni rispetto all'esercizio precedente, passando da 87 a 179,7 milioni di euro. L'EBITDA è aumentato del 42,2%, da 266,2 a 378,6 milioni di euro. Il patrimonio netto è salito da 795,3 a 970,3 milioni di euro, mentre i debiti a lungo termine sono scesi da 302,2 a 255,1 milioni di euro. Per contro, è peggiorata la posizione finanziaria netta, negativa per 228,5 milioni rispetto ai 129,1 dell'anno precedente. La posizione finanziaria a breve termine, ha spiegato la società, è stata causata principalmente dei maggiori investimenti - sono ammontati a 137 milioni nel 2018 - e dalla variazione netta del capitale circolante.
Sempre nel 2018 la la produzione di acciaio di RFE è ammontata a circa 7 milioni di tonnellate, dato che include 3,7 milioni di tonnellate di vergella e 1,7 milioni di tonnellate di tondo per cemento armato. La maggior parte della produzione è stata realizzata negli stabilimenti francesi (2,4 milioni di tonnellate) e tedeschi (2,1 milioni di tonnellate), mentre quelli italiani hanno contribuito per 973.000 tonnellate. La quota di mercato del gruppo in Europa è pari al 4,2%.
I vertici aziendali sono ottimisti riguardo ai risultati dell'esercizio in corso: anche nel 2019 si dovrebbero registrare risultati operativi positivi, «anche se di minore entità rispetto a quelli dell'anno precedente», si legge nella relazione di bilancio. I risultati del primo trimestre dell'anno sono stati in linea con quelli dello stesso periodo del 2018.
I dipendenti di RFE sono circa 5.300 dislocati in Italia, Francia, Germania, Belgio Spagna e Canada.