Riciclatori tedeschi di acciaio: il caro energia mette a rischio gli obiettivi climatici dell’Ue

martedì, 11 ottobre 2022 15:29:32 (GMT+3)   |   Istanbul
       

L’associazione dei commercianti di rottame tedeschi (BDSV) ha rilasciato una dichiarazione sulle condizioni generali dell’industria del riciclaggio dell’acciaio, sulla crisi energetica e sulla salvaguardia del libero commercio mondiale dei rottami di acciaio.

L’aumento vertiginoso dei prezzi dell’elettricità e del gas naturale in Europa rappresenta una problematica importante nel settore del riciclaggio di acciaio e mette a rischio gli ambiziosi obiettivi in termini di neutralità climatica e di economia circolare a livello nazionale e comunitario. Come molte altre aziende, le imprese associate al BDSV corrono sempre più il rischio di non essere in grado di produrre in modo economico.

Nel frattempo, con la mancanza di forniture da Russia, Ucraina e Bielorussia a causa della guerra, la domanda globale di materie prime per il riciclaggio è aumentata notevolmente. È richiesto soprattutto rottame di buona qualità come sostituto delle forniture di ghisa nelle regioni colpite dalla guerra. Tuttavia, l’esplosione dei costi energetici e l’aggravarsi dei problemi legati all’approvvigionamento comportano forti incertezze lungo l’intera catena del valore. Il commercio di rottami d’acciaio si sta preparando a un ultimo trimestre difficile, poiché si prevede che i costi energetici continueranno a essere elevati. Il BDSV ha dichiarato che il principio alla base dell’ordine di merito deve essere modificato al più presto in modo che il prezzo dell’elettricità non sia più legato a quello del gas. Inoltre, l’associazione ha chiesto alla Commissione europea di includere il riciclaggio nell’elenco dei settori economici aventi diritto agli aiuti dell’Ue.

Per quanto riguarda la minaccia di barriere commerciali dovuta alla revisione del Regolamento Ue sulle spedizioni di rifiuti, il BDSV ha ripetutamente sottolineato che il libero commercio mondiale di rottami di acciaio è di vitale importanza per le aziende di riciclaggio tedesche ed europee. Una restrizione del commercio e la conseguente preclusione dei mercati finali per le materie prime di riciclaggio avranno un impatto negativo sulla raccolta dei rifiuti, sul riciclaggio e sugli investimenti per espandere la capacità di riciclaggio. Il BDSV ha dichiarato di essere espressamente favorevole a restrizioni all’esportazione più severe per i flussi di rifiuti problematici, ma critica il fatto che le materie prime importate, come il coke e i minerali, non siano incluse nel meccanismo di aggiustamento delle frontiere per il carbonio, mentre l’export di rottami d’acciaio, rispettosi del clima, sarà limitata.  Questo approccio mette a rischio gli obiettivi del riciclaggio dell’Ue.


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