Il gigante della finanza Greensill Capital, secondo quanto riportato dal Financial Times, ha presentato recentemente un'istanza per ricorrere all'amministrazione controllata, sulla scia di un «grave stress finanziario» e dell'incapacità di rimborsare un prestito del valore di 140 milioni di dollari a Credit Suisse. Greensill è il principale creditore di GFG Alliance, capogruppo della britannica Liberty Steel. Apollo Global, colosso americano del private equity, ha già espresso l'interesse ad acquisire "parti" di Greensill, tuttavia non finanzierà GFG, mettendo a rischio l'impero del tycoon Sanjeev Gupta.
Gupta la scorsa settimana si è visto rifiutare da Greensill il rinnovo di un contratto del valore di 4,6 miliardi di dollari. GFG ha una forza lavoro di 35.000 unità in tutto il mondo, mentre Liberty nel Regno Unito occupa circa 3.000 dipendenti. Il sindacato Community Steel attende rassicurazioni sulle attività del gruppo nel paese. «Sanjeev Gupta deve dirci cosa implicherebbe il ricorso all'amministrazione per le attività britanniche del gruppo e in che modo intende proteggere i posti di lavoro – ha dichiarato un portavoce del sindacato –. Deve essere assicurato il futuro degli asset siderurgici strategici di Liberty e noi siamo pronti a lavorare con gli azionisti per trovare una soluzione».
Liberty Steel è il terzo principale produttore di acciaio del Regno Unito, dove possiede dodici stabilimenti, inclusi quelli situati a Rotherham, Motherwell, Stocksbridge, Newport e Hartlepool.