L'autorità fiscale britannica (HMRC) ha chiesto in tribunale la liquidazione di diverse aziende siderurgiche di GFG Alliance, gruppo guidato da Sanjeev Gupta, a causa di circa 26 milioni di sterline di debiti non pagati.
Secondo il Financial Times, che ha citato documenti depositati in un tribunale questa settimana, la richiesta di liquidazione riguarda quattro unità: Specialty Steel UK, Liberty Pipes, Liberty Performance Steels e Liberty Merchant Bar. Ad aver riportato queste informazioni anche Sky News, che ha aggiunto che la richiesta di liquidazione dovrebbe essere ascoltata entro la fine di febbraio.
La richiesta dell'HMRC potrebbe rendere insolvente l'intera azienda, con il rischio di vedere minacciati quasi 3.000 posti di lavoro.
Un portavoce di Liberty Steel ha dichiarato che il gruppo è «focalizzato sul mantenimento dei posti di lavoro» e «impegnato a ripagare tutti i suoi creditori», nonché «in costante dialogo con i suoi creditori, incluso HMRC, per trovare una soluzione amichevole nell'interesse di tutte le parti».
«Le azioni a breve termine che rischiano di destabilizzare questi sforzi non sono nell'interesse di nessuno e danneggiano i creditori in questo momento cruciale della ristrutturazione del debito per garantire il futuro delle nostre attività», ha aggiunto Liberty.
L'HMRC dal canto suo ha fatto sapere di stare «lavorando con i soggetti indebitati per trovare la soluzione migliore».
A novembre, Liberty Steel e la casa madre GFG Alliance hanno annunciato la vendita di due fabbriche di componenti per automobili nel Regno Unito e la chiusura di una terza azienda dello stesso tipo. GFG Alliance, in grave difficoltà finanziaria dopo il fallimento del suo principale finanziatore, Greensill, quasi un anno fa, ha avviato un'importante ristrutturazione per risparmiare e raccogliere fondi al fine di garantire la sostenibilità delle proprie attività.
Liberty Steel, che impiega 3.000 persone nel Regno Unito, ha annunciato lo scorso maggio una ristrutturazione e la vendita di diversi stabilimenti. A ottobre GFG, che ha 35.000 dipendenti in tutto il mondo, ha annunciato un'iniezione di 50 milioni di sterline per riavviare la produzione nelle acciaierie di Rotherham nel Regno Unito e mettere al sicuro 660 posti di lavoro. GFG è intanto indagata per sospetto di frode e riciclaggio di denaro nella conduzione delle sue attività, anche in relazione al crac di Greensill.