Produzione industriale dell’area euro a +0,7% a gennaio

giovedì, 16 marzo 2023 17:43:41 (GMT+3)   |   Istanbul
       

A gennaio di quest’anno, la produzione industriale destagionalizzata è aumentata dello 0,7% nella zona euro e dello 0,3% nell’UE-27, rispetto a dicembre 2022.

A dicembre, invece, la produzione industriale era diminuita dell’1,3% nell’area euro e dello 0,6% nell’UE-27, su base mensile. A gennaio 2023, rispetto al mese di gennaio 2022, la produzione industriale è aumentata dello 0,9% nell’area euro e dell’1% nell’UE-27. Questi dati sono stati resi noti da Eurostat, l’Ufficio di statistica dell’Unione Europea.

Rispetto a dicembre dello scorso anno, a gennaio la produzione di beni di consumo durevoli è diminuita dello 0,7% nell’area euro e dello 0,9% nell’UE-27, mentre la produzione di beni strumentali è diminuita dello 0,2% sia nella zona euro che nell’UE-27. Nello stesso mese, la produzione di beni di consumo non durevoli è diminuita del 2,1% nell’area euro e del 3,2% nell’UE-27. A gennaio la produzione di beni intermedi è aumentata dell’1,5% nella zona euro e dell’1,1% nell’UE-27, mentre la produzione di energia è diminuita dello 0,8% nell’area euro ed è rimasta stabile nell’UE-27.

Tra gli Stati membri, a gennaio gli aumenti più elevati su base mensile sono stati registrati in Irlanda (9,3%), Svezia (5,0%) e Romania (2,0%).

Su base annua, a gennaio di quest’anno la produzione di beni strumentali è cresciuta dell’8,2% nell’area euro e dell’8,3% nell’UE-27. Nello stesso mese, la produzione di beni di consumo durevoli è diminuita dello 0,6% nella zona euro e del 2,5% nell’UE-27, mentre la produzione di beni intermedi è diminuita del 5,3% sia nell’area euro che nell’UE-27. La produzione di beni di consumo non durevoli è aumentata del 3,2% nella zona euro e del 4,7% nell’UE-27, mentre la produzione di energia è diminuita del 7,6% nell’area euro e del 7,1% nell’UE-27.

A gennaio, i maggiori aumenti su base annua sono stati registrati in Irlanda (19,5%), Danimarca (14,2%) e Malta (12,4%), mentre la Lituania (-12,0%), la Lettonia (-9,8%) e la Slovacchia (-8,6%) hanno registrato i maggiori cali.


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