Stando a quanto comunicato dai principali operatori al mondo nel settore dell'iron ore, la produzione mondiale ha registrato una crescita nel II trimestre dell'anno.
Vale, primo produttore mondiale, ha registrato un output di 80,5 milioni di tonnellate (+0,4% annuo) superando le stime degli analisti, secondo le quali la produzione non sarebbe andata oltre 80,2 milioni di tonnellate, e facndo registrare il nuovo record per aprile-giugno. Incremento anche superiore per l'output di pellet, che ha raggiunto 14,3 milioni di tonnellate grazie ad un avanzamento dell'8,5%. Secondo l'azienda, ha contribuito in maniera determinante alle performance produttive la fine della stagione delle piogge.
In aprile-giugno Rio Tunto, secondo produttore mondiale, ha registrato un output di 62 milioni di tonnellate, senza variazioni rispetto a dodici mesi prima. La produzione nel primo semestre dell'anno ha così toccato 120 milioni di tonnellate, con un incremento del 4% rispetto al 2011. Se le condizioni meteorologiche lo cosentiranno, la società mineraria che opera principalmente nel Pilbara (Australia) nel 2012 produrrà circa 250 milioni di tonnellate di iron ore.
Per quanto riguarda l'australiana BHP Billiton, i risultati di produzione di aprile-giugno (il quarto trimestre fiscale per l'azienda) parlano di 40,9 milioni di tonnellate di minerale ferroso prodotto, con un incremento tendenziale del 19%. Nell'intero anno fiscale la produzione ha raggiunto 159,47 milioni di tonnellate, facendo segnare una crescita del 19% su base annua, e per il prossimo anno BHP prevede un ulteriore incremento del 5%.
Infine, Fortescue Metals Group, terzo operatore australiano nel settore del minerale di ferro, ha annunciato che l'output di minerale procesasto nei tre mesi in esame è aumentato del 28% rispetto a dodici mesi prima, fino a toccare 15,7 milioni di tonnellate. Il target per l'anno 2012 è posto a 60 milioni di tonnellate.