Il produttore siderurgico cileno CAP Acero chiederà che la commissione locale sulle distorsioni di prezzo (CNDP) imponga un dazio antidumping (AD) sulle importazioni di barre d'acciaio provenienti dalla Cina utilizzate per produrre sfere di macinazione. Lo ha riportato il quotidiano locale Diario Financiero.
Nel febbraio di quest'anno, CAP Acero aveva affermato che avrebbe assunto una società di consulenza per aiutarlo a presentare ricorso contro la decisione del governo di non condurre indagini AD sulle importazioni del prodotto. Lo scorso gennaio il governo cileno aveva deciso di non imporre dazi doganali sulle importazioni del prodotto, attualmente classificato secondo il codice tariffario cileno 7228.3000 e con un diametro inferiore ai 4 pollici.
La CNDP aveva affermato che CAP Acero non era in grado di fornire dati sufficienti per indicare il prezzo di listino al quale era stato importato il prodotto. CAP Acero aveva dichiarato che la decisione della CNDP di non imporre dazi era stata dovuta a un "dettaglio tecnico".
Recentemente CAP Acero ha affermato che è in preparazione uno studio atto a indicare correttamente il prezzo di listino al quale il prodotto è stato esportato in Cile. Tuttavia, a causa dell'impatto della pandemia di coronavirus ci è voluto più tempo del previsto per raccogliere i dati necessari.