Il Ministero dell’Industria polacco ha pubblicato un piano d’azione volto a garantire lo sviluppo sostenibile dell’industria siderurgica nazionale, affrontando sfide cruciali legate alla competitività, al rispetto delle normative ambientali, ai costi energetici e alla decarbonizzazione. Il piano delinea strategie sia a livello nazionale che europeo per supportare il settore siderurgico, considerato uno dei pilastri industriali della Polonia in questa fase di transizione.
Secondo il ministero, l’attuale mix energetico polacco, ancora fortemente basato sulla produzione elettrica da fonti fossili, in particolare il carbone, determina costi elevati per le attività industriali, ponendo i produttori siderurgici nazionali in una posizione di svantaggio rispetto ai concorrenti esteri. Per contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia, la Polonia riformerà il sistema di compensazione dei costi per i settori ad alta intensità energetica, riducendo i tempi di erogazione dei contributi e introducendo pagamenti anticipati per i produttori siderurgici. Il piano sottolinea anche la necessità di incentivare la partecipazione dell’industria a iniziative che facilitino una gestione energetica più flessibile e di sostenere lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Il governo istituirà inoltre un fondo dedicato alla ricerca e sviluppo nel comparto metallurgico, a sostegno della transizione verso tecnologie a basse emissioni. Tale fondo sarà destinato alla creazione di programmi R&D specializzati, allineati con gli obiettivi climatici e di digitalizzazione, sfruttando le competenze degli istituti di ricerca per ottimizzare i processi industriali e ridurre le emissioni. Per garantire un’adeguata disponibilità di rottame, materia prima essenziale per la produzione in forno elettrico, la Polonia valuterà l’esenzione del rottame d’acciaio dal sistema SENT, il meccanismo gestito dall’Agenzia delle Entrate per monitorare il trasporto di beni sensibili e contrastare l’evasione IVA. Il documento rileva che l’inclusione del rottame nel sistema SENT ha generato ostacoli burocratici, determinando l’abbandono del mercato da parte di diversi fornitori e un aumento dei costi, con effetti negativi sulla competitività degli impianti nazionali rispetto ai Paesi che non applicano simili requisiti.
A livello europeo, la Polonia promuoverà la modernizzazione delle misure di difesa commerciale, lo sviluppo di un sistema tariffario strutturato in sostituzione delle misure di salvaguardia in scadenza e il rafforzamento del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM), per evitare la rilocalizzazione delle emissioni e garantire una concorrenza equa.