Trovata la soluzione del caso Aferpi, la società che gestisce le acciaierie ex Lucchini di Piombino: nella serata di ieri è stato raggiunto al Ministero dello Sviluppo Economico un accordo tra il gruppo algerino Cevital, e JSW Steel, grupppo indiano guidato da Sajjan Jindal. A passare di mano, precisa una nota della Regione Toscana, sarà l'intera area industriale della ex Lucchini, con tutti gli oneri e gli onori che ne conseguono, dagli accordi di programma alle concessioni.
All'incontro, iniziato ieri mattina al MiSE, erano presenti il ministro Carlo Calenda, l'ad di Aferpi Said Benikene e Virendar Bubbal, che rappresenta JSW e che negli ultimi mesi ha tenuto i contatti con le istituzioni italiane e con Cevital. L'accordo raggiunto riguarda la cessione dell'intero sito produttivo - comprese le aree di logistica destinate al porto - da Cevital al gruppo siderurgico indiano.
L'accordo commerciale dovrà seguire il normale iter, per cui occorrerà una conseguente due diligence di tre settimane; poi dovrà essere suggellati dai rispettivi consigli di amministrazione.
L'accordo "sarà firmato domani mattina, venerdì 23 febbraio, per ragioni di fuso orario e il closing è previsto entro fine marzo". Lo ha annunciato Calenda, aggiungendo: "Sono soddisfatto, anche se in questi casi dobbiamo essere prudenti".
Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha espresso tutta la sua soddisfazione per l'intesa che porterà Cevital a cedere a Jindal l'intera società per la gestione del sito produttivo di Piombino. Il presidente ha detto di essere molto soddisfatto perché in questo modo "si riapre la prospettiva di tornare a produrre acciaio a Piombino, che è ciò che interessa principalmente alla Regione, perché significa poter occupare nuovamente tutti gli addetti". Rossi ha annunciato che la Regione Toscana lavorerà per questo e darà i suoi supporti a chi subentra, a Jindal, per arrivare a raggiungere questo obiettivo.