Il comitato acciaio dell'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (OECD) ha sollevato preoccupazioni in merito alla sovraccapacità globale dell'acciaio durante la sua riunione annuale dello scorso 25-26 marzo, sostenendo che il problema continua a rappresentare un'importante sfida nonostante i lievi aggiustamenti registrati nel 2018. Il comitato ha inoltre affermato che i rischi per il settore siderurgico rimangono elevati, dato l'indebolimento dell'economia globale, le tensioni commerciali e gli squilibri strutturali.
Secondo l'OCSE, la capacità produttiva di acciaio a livello globale è rimasta pressoché invariata nel 2018, cioè pari a 2,234 miliardi di tonnellate. L'anno scorso è stata osservata una leggera diminuzione dovuta a chiusure e rinvii di alcuni progetti di investimento. Tuttavia, continuano a verificarsi numerosi nuovi investimenti in tutto il mondo, comprese le regioni in cui l'eccesso di capacità è molto forte, ha affermato l'OCSE. Se questi progetti saranno completati, la capacità di produzione dell'acciaio potrebbe aumentare del 4-5% tra il 2019 e il 2021 in assenza di eliminazioni di capacità.
Il comitato acciaio dell'OCSE ha quindi sottolineato la necessità di eliminare le pratiche distorsive del mercato che stanno causando un eccesso di capacità in tutto il mondo. A tale riguardo, il comitato ha espresso il proprio sostegno per il lavoro del Global Forum on Steel Excess Capacity (GFSEC).
Nel frattempo, in vista della riunione del GFSEC che si terrà il 28-29 marzo, Axel Eggert, direttore generale della European Steel Association (EUROFER), ha dichiarato: "In un mondo in cui la sovraccapacità globale è ancora molto presente e vi è la proliferazione di distorsioni commerciali - c'è più bisogno che mai del GFSEC".
Secondo l'OCSE, a livello mondiale il divario tra la capacità e la produzione di acciaio dovrebbe essere di 425,5 milioni di tonnellate per il 2018.