Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti, si oppone all’acquisizione di United States Steel Corporation (US Steel) da parte del produttore siderurgico giapponese Nippon Steel Corporation, affermando che «US Steel deve rimanere di proprietà americana e gestita dagli americani», secondo quanto riportato dai media. Nippon Steel ha annunciato la sua politica di governance per US Steel, precisando che l’azienda rimarrà una società americana di proprietà della sua controllata Nippon Steel North America.
L’azienda ha dichiarato che la sede centrale di US Steel rimarrà a Pittsburgh, in Pennsylvania, e che la maggioranza del consiglio di amministrazione sarà costituita da cittadini statunitensi. Per quanto riguarda la produzione, Nippon Steel ha dichiarato che darà priorità alla produzione di US Steel per soddisfare la domanda del mercato siderurgico statunitense. L’azienda prevede di investire per sostituire e/o potenziare l’attuale laminatoio per nastri a caldo e altri impianti a Mon Valley e di rinnovare l’altoforno n. 14 di Gary Works, come già riportato da SteelOrbis.
Nippon Steel continua a credere che l’acquisizione rivitalizzerà l’industria siderurgica statunitense rafforzando US Steel e le sue capacità produttive nazionali, rendendo la base industriale e la catena di approvvigionamento degli Stati Uniti più resistenti e meglio posizionate per competere con le future pressioni dei concorrenti cinesi sostenuti dallo Stato. L’azienda ritiene che un processo di revisione normativa equo e obiettivo sosterrà questo risultato e ha dichiarato di essere impaziente di chiudere la transazione il prima possibile.