MMK non intende riavviare le operazioni di laminazione a caldo nella controllata turca MMK Metalurji prima del 2021. Lo ha rivelato l’amministratore delegato della società russa, Pavel Shilyaev, durante un’intervista con l’agenzia di stampa TASS.
Shilyaev ha spiegato che le cause di tale decisione consistono nel calo della domanda e nell’attuale situazione negativa in cui versa l’economia turca, per la quale non è prevista una ripresa nei prossimi due o tre anni.
Due anni dopo l’inaugurazione dell’impianto – avvenuta nel 2012 – la produzione di laminati a caldo venne interrotta in seguito a fattori economici sfavorevoli tra cui l’aumento dei costi delle materie prime e il calo della domanda.
Il CEO di MMK ha commentato che la scelta da parte della Turchia di non imporre alcun dazio di salvaguardia nei confronti dell’import di acciaio russo eviterà una pressione sui prezzi di entrambi i paesi. Consentirà inoltre ai compratori di acciaio di riprendersi più rapidamente dall’attuale periodo di recessione economica.