La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum ha riferito che il prossimo mese il governo lancerà un programma dedicato alle aziende internazionali per sostituire i beni intermedi importati dalla Cina in vista della revisione dell’accordo commerciale Stati Uniti-Messico-Canada (USMCA) prevista per il 2026.
«Presenteremo il piano per il Messico all’inizio di gennaio. L’obiettivo è quello di produrre internamente gran parte di ciò che oggi viene importato e di generare catene del valore provenienti da diversi settori industriali, specialmente nel nostro paese», ha affermato Sheinbaum venerdì in una conferenza stampa.
La Presidente ha riferito che il Segretario della finanza e del credito pubblico Rogelio Ramírez de la O ha avvertito: «molti beni vengono importati dall’Asia, in particolare dalla Cina. C’è un deficit commerciale».
I dati relativi al commercio internazionale esaminati da SteelOrbis mostrano che nel 1993, prima dell’Accordo nordamericano per il libero scambio (NAFTA) – che ha istituito una zona di libero scambio in Nord America (tra Canada, Messico e Stati Uniti) – il Messico importava il 69,7% del totale dei beni dagli Stati Uniti e lo 0,6% dalla Cina.
A partire dal 31° anno del NAFTA, ora sostituito dall’USMCA, il Messico importa il 40,4% del totale dei beni dagli Stati Uniti e il 20,5% dalla Cina. In trent’anni, il tasso medio di crescita annuo delle importazioni è stato pari al 3,1% con gli Stati Uniti e al 17,4% con la Cina
Nel periodo gennaio-settembre di quest’anno il Messico ha registrato un surplus commerciale con gli Stati Uniti di 192 miliardi di dollari, mentre con la Cina c’è un deficit commerciale di 88,9 miliardi.
«Gran parte di ciò che viene importato (dalla Cina) può essere prodotto in Messico (...). Si deve introdurre una politica industriale, e ciò che può essere prodotto internamente deve esserlo. Anche se il piano verrà presentato il mese prossimo, la Presidente ha detto di aver già invitato alcuni industriali a rivedere i processi nelle proprie aziende per capire “quali componenti possono essere fabbricati in Messico e come la catena può essere migliorata in modo che tutti, dalle piccole e micro-imprese alle grandi aziende, possano avere catene produttive locali (in Messico)"».