Il volume del flusso commerciale dell’industria siderurgica messicana è diminuito del 3,2% nel 2022, rispetto al 2021. Secondo i dati della Camera nazionale dell’industria siderurgica del Messico (Canacero), esaminati da SteelOrbis, si è registrato un aumento del 21,2% nell’esportazione di prodotti siderurgici finiti e una diminuzione dell’11,7% nel volume delle importazioni.
L’anno scorso il flusso commerciale è ammontato a 15,32 milioni di tonnellate. Di questo volume, il 67,5% è rappresentato dalle importazioni e il restante 32,5% dalle esportazioni.
I dati sopra riportati riflettono che, in termini di commercio estero, per ogni tonnellata di prodotti siderurgici finiti esportati dal Messico, vengono importate 2,1 tonnellate, principalmente da Stati Uniti (35,4% del totale), Corea del Sud (18,0%), Giappone (12,8%) e Cina (9,2%). Nel 2022, il 75,4% delle importazioni è stato destinato a questi quattro paesi.
Il volume delle importazioni di prodotti siderurgici finiti è diminuito di 1,37 milioni di tonnellate, pari all’11,7%, attestandosi a 10,35 milioni di tonnellate. I cali più pronunciati hanno riguardato le importazioni di coils laminati a freddo (CRC), in calo del 34,8% per un totale di 1,17 milioni di tonnellate, e quelle di coils laminati a caldo (HRC), in calo del 20,9% per un totale di 1,13 milioni di tonnellate nel 2022.
L’esportazione totale di prodotti finiti è aumentata di 869.000 tonnellate, pari al 21,2%, raggiungendo i 4,98 milioni di tonnellate. Spiccano le esportazioni di laminati in acciaio, con un aumento del 244% a 296.000 tonnellate, e di CRC, con un aumento del 144% a 312.000 tonnellate.
Le principali destinazioni dei prodotti siderurgici finiti messicani sono stati: gli Stati Uniti con il 72,3% del totale, seguiti da Colombia (7,6%), Guatemala (3,9%), Canada (1,8%) e Argentina (1,8%).