Marcegaglia: non esiste alcuna invasione di coils inox indonesiani

mercoledì, 03 luglio 2019 16:33:43 (GMT+3)   |   Brescia

Non esiste alcuna "invasione" di acciaio inox proveniente dall'Indonesia. A sostenerlo è Antonio Marcegaglia, presidente e amministratore delegato dell'omonimo gruppo con sede a Gazoldo degli Ippoliti, in una lettera indirizzata ad Antonio Tajani e per conocenza a Jean-Claude Juncker, rispettivamente Presidente del Parlamento europeo e Presidente uscente della Commissione europea. La missiva prende spunto dalle preoccupazioni sollevate lo scorso marzo dall'associazione siderurgica Eurofer e dalla federazione sindacale IndustriALL circa l'aumento delle importazioni nell'Ue di alcuni prodotti dall'Indonesia. Preoccupazioni che erano state prese in considerazione da Antonio Tajani, il quale aveva auspicato una revisione da parte della Commissione della lista dei paesi in via di sviluppo cui si dovrebbero applicare le misure di salvaguardia dell'UE.

«Limitare le importazioni di coils in acciaio inossidabile laminati a caldo (neri) nell'UE metterebbe a rischio la praticabilità del nostro business dell'acciaio inox senza portare benefici ai produttori dell'Unione di tali prodotti» scrive Marcegaglia, sottolineando che la domanda dei prodotti in questione è destinata a crescere in Europa nei prossimi anni.

Marcegaglia, che è il più grande trasformatore indipendente di coils al mondo, si approvvigiona di coils inox neri Acciai Speciali Terni (AST), che è il principale fornitore del gruppo. «Ciononostante - sottolinea Antonio Marcegaglia - i volumi in questione rappresentano all'incirca un terzo del fabbisogno di Marcegaglia».

«Voglio richiamare la vostra attenzione sul fatto che l'Indonesia sta vendendo coils inox laminati a caldo esclusivamente nella forma di coils neri (un semiprodotto) ed esclusivamente a Marcegaglia - ha continuato il CEO del gruppo -. Inoltre, i volumi delle esportazioni indonesiane nei primi cinque mesi del 2019 (+33.000 tonnellate) sono stati più che compensati dal calo delle importazioni dalla Cina (-16.000 t) e dagli USA (24.000 t). Per di più, le importazioni totali di coils laminati a caldo in acciaio inox sono calate del 10% rispetto al 2018».

Per questi motivi, il gruppo mantovano ritiene che non sia in atto alcuna invasione indonesiana e che una limitazione delle importazioni di coils inox laminati a caldo originari dei paesi terzi «non aiuterebbe l'industria siderurgica dell'Unione, bensì danneggerebbe gli interessi di un grosso player europeo quale Marcegaglia».

Antonio Marcegaglia confida nel fatto che la Commissione rivedrà le misure attualmente in vigore sui coils a caldo in acciaio inox in modo "equilibrato" e tenendo conto delle relative criticità.

Stefano Gennari


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