Lucchini RS Spa ha chiuso il 2021 con ricavi consolidati pari a 468 milioni di euro, in aumento del 15,9% rispetto ai 404 milioni del 2020. L'Ebitda è ammontato a 42,7 milioni, registrando una flessione dai 50,9 milioni dell'anno precedente, mentre l'utile netto è rimasto stabile a 24,8. Il gruppo, si legge in una nota stampa, «ha mantenuto una importante politica di investimenti tecnici, realizzati nell’esercizio, per 16,1 milioni di euro» e allo stesso tempo ha ulteriormente migliorato il proprio livello di indebitamento, con una posizione finanziaria netta in lieve miglioramento da 13 milioni di euro a fine 2020 a 12,6 milioni di euro a fine 2021.
Lucchini RS ha rimarcato il focus del gruppo su sostenibilità e circolarità: i prodotti Lucchini RS, infatti «nascono da acciaio prodotto internamente, tramite forno elettrico: la materia prima proviene da fonti riciclate, mentre l’energia elettrica è generata per il 40% da fonti rinnovabili». Già nel 2010 lo stabilimento di Lovere si era mosso in questa direzione installando un impianto fotovoltaico a tetto che all’epoca era tra i più grandi d’Italia ed è attualmente in fase di incremento. Lucchini RS si sta inoltre predisponendo all’utilizzo di idrogeno, «non appena sarà disponibile grazie agli investimenti del PNRR, grazie alla realizzazione di nuovi forni “H2 ready”».