Federacciai, federazione italiana delle imprese siderurgiche, e l’Associazione Italiana di Metallurgia, hanno reso noto tramite un comunicato stampa divulgato oggi, 27 maggio, l’inizio della ventiduesima edizione dell’IMF (International Forgemasters Meeting).
L’evento durerà fino al 30 maggio e conterà sulla partecipazione di 632 partecipanti da tutto il mondo, i quali avranno l’occasione di discutere i temi cruciali del settore per cercare soluzioni innovative alle sfide correnti.
Il focus degli interventi saranno le tecnologie di forgiatura, il quadro nazionale e internazionale del settore e le tecnologie legate alla decarbonizzazione e al risparmio di energia.
Un’altra novità dell’edizione di quest’anno sarà la visita a quattro forge italiane: FOMAS SpA di Osnago (LC), Forge Monchieri di Cividate Camuno (BS), IRE-OMBA di Bergamo e OFAR S.p.A. di Canneto Sull’Oglio (MN).
L’ultima edizione italiana dell’evento risale agli anni Novanta, mentre l’edizione precedente – del 2017 – si era tenuta nella città austriaca di Graz. Per questo Mario Gussago, Presidente della sezione Fucinati di Federacciai, ha dichiarato: «Siamo entusiasti di accogliere l'IFM 2024 in Italia dopo oltre due decenni […] L’IFM è diventato, nel corso degli anni, una piattaforma imprescindibile per chi opera nel settore della forgiatura».
In Italia, infatti, questo settore conta su 5.500 lavoratori, un fatturato che supera i tre miliardi di euro e una produzione di oltre un milione di tonnellate. «Il comparto delle forge è cruciale per l'economia nazionale e internazionale, e siamo orgogliosi di poter mettere in mostra l'eccellenza italiana durante l’IFM 2024. Questo settore rappresenta una componente fondamentale della nostra industria manifatturiera, contribuendo in maniera significativa non solo al PIL del nostro paese, ma anche all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale», ha aggiunto il presidente di Federacciai Antonio Gozzi.