Dato lo squilibrio tra domanda e offerta creatosi nel mercato siderurgico globale dopo l'interruzione delle forniture di acciaio da Ucraina e Russia, il governo iraniano potrebbe imporre alcune restrizioni sulle esportazioni di acciaio e materie prime. Secondo quanto riferito a SteelOrbis, le autorità iraniane potrebbero imporre dazi sulle esportazioni di acciaio al fine di mantenere un'offerta adeguata e, di conseguenza, tenere sotto controllo l'inflazione a livello locale. Sebbene non siano stati fatti annunci ufficiali in merito, diverse fonti locali si aspettano che tali restrizioni verranno applicate nel giro di poche settimane. «Ad oggi è stata sviluppata soltanto una bozza. Probabilmente vedremo alcuni cambiamenti dal prossimo anno [fiscale]», ha affermato il rappresentante di un'acciaieria iraniana. Il nuovo anno fiscale in Iran inizia il 21 marzo.
Nel frattempo, la forte volatilità dei prezzi ha avuto un forte impatto sulle attività di esportazione di billette dall'Iran, poiché si registra ora un grande divario tra i prezzi voluti dai fornitori e quelli chiesti dai compratori. In particolare, mentre i produttori iraniani di billette hanno iniziato a testare il mercato con offerte a 700-715 $/t FOB, l'offerta d'acquisto più alta nell'ultima gara si è attestata 658 $/t FOB, prezzo in calo di 22 $/ton rispetto a quello al quale era stata chiusa l'ultima transazione la scorsa settimana. «Ci sono ancora alcune offerte a prezzi elevati, ma ogni forte rialzo del mercato è seguito da un forte movimento ribassista», ha commentato il rappresentante di un'altra acciaieria iraniana.