Il governo indiano ha alzato i dazi doganali su 28 beni importati dagli Stati Uniti, tra cui prodotti in ferro e acciaio, acciai inox laminati, stampi di fonderia, tubi e tubolari e bulloni.
L’aumento tariffario è una misura ritorsiva contro la decisione da parte dell’amministrazione Trump di alzare i dazi sulle importazioni di acciaio con provenienza indiana.
Il Consiglio centrale delle imposte indirette e delle dogane (CBIC) dell’India ha comunicato ei giorni scorsi «l’imposizione di dazi ritorsivi su 28 prodotti specifici originari o esportati dagli Stati Uniti e la conferma della clausola della nazione più favorita (MFN) per tutti questi beni provenienti da paesi diversi dagli Stati Uniti».
È stato stimato che l’India recupererà 217 milioni di dollari dall’import dei prodotti in questione nel corso di un intero anno finanziario.
Il governo aveva in precedenza minacciato l’imposizione di misure contro l’aumento dei dazi doganali statunitensi rimandando la questione svariate volte prima di prendere provvedimenti.
Tra gli altri prodotti “made in USA” colpiti dalla decisione indiana vi sono noci, pere, ceci, lenticchie e acido borico.