Lo stabilimento di Liberty Magona a Piombino resterà fermo almeno fino ad agosto. Lo ha riferito ieri ai sindacati Renaud Moretti, amministratore delegato di Liberty Downstream Synergies nonché responsabile della gestione degli stabilimenti Liberty a Piombino (Italia), Liegi (Belgio) e Dudelange (Lussemburgo). Come già riportato da SteelOrbis, nell'impianto della Magona è scattata la cassa integrazione per oltre 500 dipendenti per almeno tre settimane e da metà giugno le attività sono state sospese a causa della carenza di materie prime. Secondo quanto riportato da Fim, Fiom e Uilm, «il debito che lo stabilimento di Liegi aveva con ArcelorMittal si è ridotto da 50 milioni a 8 milioni di euro» e dunque nel giro di due/tre settimane dovrebbe essere estinto. A quel punto, «ArcelorMittal dovrebbe tornare a fornire coils alla Magona». Di conseguenza, lo stabilimento dovrebbe restare fermo anche nel mese di luglio, mentre ad agosto e settembre dovrebbe ripartire, si spera, a pieno regime.
Renaud Moretti ha fatto sapere che il gruppo Liberty sta lavorando per trovare altre soluzioni finanziarie e per ampliare i fornitori. In studio c'è anche l'ipotesi di una sinergia con lo stabilimento Liberty Galati (Romania), che tuttavia richiederebbe tempo per essere messa a punto. Per finire, Moretti ha escluso la possibilità che lo stabilimento piombinese venga ceduto ad altre società, almeno nel breve periodo.