Lo stabilimento ceco di ArcelorMittal Ostrava, entrato a far parte recentemente di Liberty Steel Group, ha comunicato che ridurrà temporaneamente la produzione siderurgica del 20% a causa degli sviluppi di mercato degli ultimi mesi. Tra questi, per esempio, l’aumento dei prezzi legati alle emissioni di CO2, la crescita delle quotazioni delle materie prime e le importazioni sleali di acciaio dai paesi extra-europei.
La società ha dichiarato che l’output sarà ridotto attraverso un rallentamento della linea di produzione. Ciò eviterà la chiusura degli impianti senza avere ripercussioni sui lavoratori che utilizzeranno le ferie a loro disposizione o saranno spostati su altre attività.
«Sfortunatamente – ha commentato il CEO dell’impianto di Ostrava Ashok Patil – siamo costretti a prendere queste misure per rispondere agli sviluppi del mercato europeo degli ultimi mesi, che non sono state particolarmente favorevoli. Le spese sulle emissioni di CO2 sono aumentate del 264% nell’ultimo anno e mezzo, i prezzi del minerale di ferro sono saliti del 65% da inizio anno, l’import di acciaio a basso costo è cresciuto del 13% raggiungendo un quarto del consumo europeo totale. Inoltre, la Commissione europea ha incrementato di un ulteriore 5% le quote relative alle importazioni di acciaio nonostante la complessa situazione del mercato e l’indebolimento delle economie nel continente».