Il Ministero dell’Industria e dello Sviluppo delle Infrastrutture del Kazakistan ha introdotto un divieto di esportazione del carbone con trasporto su strada per sei mesi a partire da ieri, 1° agosto.
Il divieto ha lo scopo di garantire una sufficiente fornitura di carbone al paese, che si prevede consumerà circa 9,6 milioni di tonnellate del materiale nella stagione invernale. Nel settembre dello scorso anno, la domanda di carbone in Kazakistan è aumentata bruscamente a causa delle rigide condizioni climatiche, con conseguente aumento dei prezzi. L’insufficiente offerta sul mercato interno è stata considerata una conseguenza dell’export.
Poiché il trasporto su strada rappresenta solo una piccola parte delle esportazioni totali, quelle verso l’Europa, che arrivano ai porti del Mar Baltico tramite treno, potrebbero non essere interessate.
Secondo i dati del Ministero, nel 2021 le esportazioni di carbone del Kazakistan verso l’Uzbekistan e il Kirghizistan, dove le esportazioni sono effettuate tramite trasporto su strada, sono aumentate rispettivamente del 30% e del 19% su base annua.