Rischio commissariamento per British Steel, secondo produttore siderurgico del Regno Unito. Lo riporta la stampa inglese, sottolineando che sono a repentaglio oltre 4.000 posti di lavoro presso gli stabilimenti di Scunthorpe e Teesside e 20.000 nell'indotto.
British Steel, sotto controllo del fondo Greybull Capital, aveva richiesto al governo un prestito d'emergenza pari a 75 milioni di sterline, scesi a circa 30 milioni di sterline dopo che Greybull ha acconsentito a iniettare nell'azienda 30 milioni. Poche settimane fa, il governo britannico aveva già concesso all'azienda un prestito da 120 milioni di sterline per permetterle di pagare le tasse dovute per le emissioni di biossido di carbonio.
I media riferiscono che British Steel potrebbe entrare in amministrazione straordinaria entro 48 ore, qualora non si raggiungesse un'intesa entro la giornata di oggi 21 maggio.
Secondo i vertici aziendali la crisi di British Steel, dovuta a un crollo degli ordini, è stata aggravata negli ultimi mesi dalle incertezze di una possibile Brexit "no deal".