Contro ogni aspettativa, quella in corso si sta rivelando una settimana tranquilla per il mercato locale del rottame in Italia. Al termine dell’evento biennale Made In Steel il clima sul mercato siderurgico italiano sembra leggermente migliorato, ma questo non è stato sufficiente né a stimolare gli ordini di acciai finiti né la richiesta di rottame da parte delle acciaierie, la cui produzione risulta comunque procedere a rilento.
«I cali concordati nell’ultimo periodo hanno rallentato i ritmi», ha commentato un fornitore italiano di rottame. «Probabilmente siamo arrivati a un impasse: acquistare al rialzo vorrebbe dire negarli, ma senza un movimento all’insù i commercianti si rifiutano di consegnare». Una situazione di stallo, dunque, dove sembra che tutti gli operatori stiano aspettando un segnale per ricominciare gli scambi a prezzi migliori. Secondo alcuni, questa ripresa – ipotizzata per 10 o 15 €/t – potrebbe già manifestarsi verso la fine di maggio.
Il mercato internazionale del rottame si sta infatti lentamente stabilizzando, complice l’allentamento delle tensioni sui dazi tra Stati Uniti e Cina e il rimbalzo dei prezzi del rottame turco d’importazione. Una fonte ha riferito inoltre che un pool di quattro acciaierie italiane avrebbe acquistato due navi di rottami dal Belgio grazie alle migliori condizioni, ma questa informazione non è stata confermata al momento della pubblicazione.
I rappresentanti di alcune acciaierie italiane confermano la scarsa propensione all’acquisto, in quanto i fermi produttivi di aprile hanno permesso loro di mantenere stock piuttosto alti e quindi evitare di rifornirsi immediatamente dopo la ripresa delle attività. Ammettono, tuttavia, che presto avranno bisogno di tornare ad acquistare, portando così a un nuovo rialzo dei prezzi locali del rottame. «In Italia il mercato è fermo, serve un segnale di risalita che sono convinto arriverà presto», ha commentato il rappresentante di un’acciaieria italiana. L’altro fattore fondamentale rimane comunque la scarsità di rottame sul mercato locale e la difficoltà a reperire volumi sufficienti, che potrebbe contribuire all’innalzamento dei prezzi.
Attualmente i prezzi del rottame sul mercato locale italiano si delineano come segue:
Qualità | Prezzo medio spot (€/t) 15 maggio |
Prezzo medio spot (€/t) 08 maggio |
Prezzo medio spot (€/t) 16 aprile |
Torniture (E5) | 270-285 | 300-310 | 310-320 |
Demolizioni (E3) | 270-300 | 315-330 | 325-340 |
Frantumato (E40) | 320-350 | 315-335 | 325-345 |
Lamierino (E8) | 310-325 | 335-345 | 345-355 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa.
Il mercato locale spagnolo si sta invece stabilizzando, mentre le importazioni hanno registrato lievi aumenti. Le demolizioni E1 si attestano a 300-305 €/t, mentre il frantumato E40 si attesta a circa 330 €/t. I prezzi sono da intendersi reso acciaieria, IVA esclusa.