Il Ministero dei Trasporti ha comunicato che in Italia nel mese di ottobre sono state immatricolate 156.978 autovetture, dato in calo dello 0,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando erano state immatricolate 157.262 autovetture. Nel mese di settembre 2020 le immatricolazioni erano salite del 9,65%. Tuttavia, il bilancio da gennaio a ottobre resta fortemente negativo: le unità immatricolate sono state 1.123.194, contro le 1.625.500 dei primi dieci mesi del 2019 (-30,9%). Gli incentivi hanno indirizzato gli italiani verso scelte "green", difatti ibride, plug-in ed elettriche a ottobre sono salite rispettivamente al 24,7%, al 2,3% e al 1,8% del totale.
«Le previsioni per fine anno proiettano un livello di immatricolazioni che dovrebbe attestarsi probabilmente al di sotto di 1.400.000 unità, in calo di oltre il 27% rispetto al 2019, una riduzione drammatica che ha un solo precedente nella storia moderna». È il commento di Michele Crisci, presidente dell'UNRAE (associazione delle case automobilistiche estere), il quale ha inoltre paventato un possibile ulteriore peggioramento della situazione a causa di un eventuale nuovo lockdown generalizzato. Secondo Crisci, «è indispensabile che nella prossima Legge di Bilancio» il Governo dia seguito a quanto dichiarato nelle scorse settimane «di stanziare altri 400 milioni in aggiunta all'ecobonus. Non deve essere poi trascurato il fatto – ha continuato – che ogni euro destinato al rinnovo del parco auto non è un regalo al settore ma piuttosto un investimento, che finora ha dato frutti positivi: sia in termini ambientali, con la rottamazione dei veicoli più inquinanti, sia come ritorno per le casse dello Stato in termini di gettito fiscale superiore allo stanziamento dedicato».
Daniel Bettelli