In Italia prosegue il trend positivo delle immatricolazioni di veicoli commerciali. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall'UNRAE, associazione che rappresenta le case automobilistiche estere, a ottobre di quest'anno sono stati venduti 18.850 autocarri con portata fino a 3,5 tonnellate, facendo registrare un incremento del 9,6% su base annua.
Ciononostante, nei primi dieci mesi dell’anno sono stati immatricolati 124.330 veicoli commerciali rispetto ai 152.100 di gennaio-ottobre 2019 (-18,3%).
«Le criticità di natura economico-sanitaria che gravano sullo scenario fanno prospettare spunti di ripresa molto contenuta per la parte finale dell’anno» ha affermato Michele Crisci, presidente dell'UNRAE, aggiungendo che «il mercato dei veicoli commerciali dovrebbe registrare a fine 2020 un forte calo del 14%, con immatricolazioni tra le 160.000 e le 165.000 unità» e che «un ulteriore inasprimento delle misure di contenimento dell’emergenza, quale ad esempio un nuovo lockdown nazionale, avrebbe effetti pesanti in questi ultimi mesi oltre che sul quadro economico anche sugli investimenti in beni strumentali quali i veicoli commerciali».
«Considerato, inoltre – conclude il presidente UNRAE – che la Commissione europea sta portando avanti le procedure di infrazione verso l'Italia per il superamento dei limiti delle emissioni di PM10, appare sempre più urgente un concreto ed efficace intervento per accelerare il rinnovo del parco dei veicoli commerciali, che per vocazione e destinazione sono molto utilizzati nelle aree urbane. Il parco circolante conta ancora un 47% di veicoli molto anziani, rispondenti alle direttive di emissione ante Euro 4. Ai ritmi attuali, ci vorrebbero 12 anni per sostituirli tutti».
Daniel Bettelli