Importazioni in crescita, esportazioni in flessione. Questa la fotografia degli scambi di acciaio tra Italia e paesi extra Ue nel periodo gennaio-novembre 2021, secondo gli ultimi dati diffusi da Federacciai.
Nei primi undici mesi del 2021, l’Italia ha importato dai paesi extra Ue 10,46 milioni di tonnellate di acciaio, ossia il 32,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Allo stesso tempo, l'export è ammontato a 3,04 milioni di tonnellate, facendo registrare una diminuzione del 15,1% su base annua.
Sul versante dell'import, i prodotti lunghi hanno fatto registrare un incremento del 21,7%. In particolare, le importazioni di vergella sono cresciute del 18,2%, a 273mila tonnellate. Allo stesso tempo l’import di laminati mercantili/barre è aumentato del 19,6%, a 165mila tonnellate.
L'import di acciai piani è cresciuto del 43,2%. Tra i prodotti più importati, ci sono stati i coils (3.537.000 t, +54,9%), le lamiere a freddo (902mila t, +39,2%), le lamiere zincate a caldo (724mila t, +69,2%), le lamiere a caldo e i larghi piatti (265mila t, +21%), i lamierini magnetici (239mila t, +16,6%), la banda stagnata (150mila t, +36,4%) e le lamiere con rivestimento organico (121mila t, +132,7%).
Per quanto riguarda l'export, sono stati registrati un -22,3% per i prodotti lunghi e un -22% per i piani. Sono calate sia le esportazioni di tondo per cemento armato (168mila t, -57,7%) sia quelle di vergella (282mila t, -3,1%), mentre sono cresciute quelle di laminati mercantili/barre (123mila t, +16%), quelle di travi ad ali larghe (43mila t, +65,4%), quelle di laminati mercantili/profilati (42mila t, +7,7%) e quelle di laminati mercantili/piatti (34mila t, +3%).
Passando ai piani, sono crollate le esportazioni di coils (72mila t, -72,4%). Male anche lamiere zincate a caldo (223mila t, -26,6%) e lamiere a freddo (104mila t, 23%). È cresciuto invece l’export di lamiere a caldo e larghi piatti (306mila t, +9,3%), lamiere con rivestimento organico (89mila t, +9,9%) e lamierini magnetici (22mila t, +83,3%).
Venendo infine ai prodotti di 1ª trasformazione, in gennaio-novembre le importazioni di tubi senza saldatura sono ammontate a 106mila t, quelle di tubi saldati a 134mila t, facendo segnare rispettivamente aumenti del 20,5% e del 52,3%. Allo stesso tempo le esportazioni di tubi ss sono calate del 23,9%, fermandosi a 217mila t, mentre quelle di tubi saldati sono scese del 22,9%, a 263mila t.
Si riportano di seguito le variazioni in relazione ai volumi delle varie categorie di prodotti importate ed esportate (dati espressi in migliaia di tonnellate).
Prodotto |
Import |
Export |
Saldo |
|||||
Gen-nov 2020 |
Gen-nov 2021 |
Variaz. |
Gen-nov 2010 |
Gen-nov 2021 |
Variaz. |
Gen-nov 2020 |
Gen-set 2021 |
|
Lingotti e semilavorati |
2.852 |
3.392 |
+18,9 |
167 |
233 |
+39,5 |
-2.685 |
-3.165159 |
Prodotti lunghi |
414 |
504 |
+21,7 |
976 |
758 |
-22,3 |
562 |
254 |
Prodotti piani |
4.254 |
6.090 |
+43,2 |
1.182 |
922 |
-22 |
-3.072 |
-5.168 |
Prodotti 1ª trasformazione (*) |
303 |
398 |
+31,4 |
1.115 |
1.002 |
-10,1 |
812 |
604 |
Prodotti 2ª trasformazione (**) |
68 |
80 |
+17,6 |
145 |
129 |
-11 |
77 |
49 |
TOTALE |
7.891 |
10.464 |
+32,6 |
3.585 |
3.044 |
-15,1 |
-4.306 |
-7.420 |
(*) Tubi senza saldatura e saldati, semilavorati fucinati e fucinati in barre, barre e profilati a freddo, filo trafilato, nastro a freddo.
(**) Profilati per miniere e saldati, materiale per impalcature, accessori per tubi, flange, lamiere striate, graniglie e polveri di ghisa.
Stefano Gennari