Secondo quanto dichiarato lunedì 30 settembre dall’ISA (Indian Steel Association), l’organo di rappresentanza dei produttori indiani di acciaio, l’industria siderurgica indiana sarà colpita dall’aumento dei dazi imposti dagli Stati Uniti sull’acciaio importato dalla Cina.
«L’aumento dei dazi correttivi sull’acciaio cinese da parte degli Stati Uniti avrà un ulteriore impatto negativo sul mercato con le spedizioni dirette in India», ha affermato Alok Sahay, segretario generale dell’ISA.
La scorsa settimana, infatti, l’amministrazione statunitense ha imposto dazi aggiuntivi del 25% sui prodotti importati in acciaio e alluminio.
Una domanda più debole di metalli in Cina ha fatto sì che i produttori cinesi scaricassero le loro scorte in eccesso offrendo prezzi competitivi agli acquirenti indiani, danneggiando così i produttori.
«L’impennata delle importazioni a prezzi predatori, dovuta alla diversione e alla notevole riduzione del consumo di acciaio in Cina, è una doppia sfortuna per noi», ha continuato Sahay.
L’associazione siderurgica ha esortato il governo indiano a raddoppiare le tariffe al 15% sull’acciaio importato per tenere sotto controllo l’aumento delle importazioni di acciaio più economiche dalla Cina.
Nel periodo aprile-agosto dell’anno fiscale 2024-25 le importazioni complessive di acciai finiti dall’India sono salite a 3,7 milioni di tonnellate, la cifra più alta degli ultimi sei anni, mentre le importazioni dalla Cina nello specifico hanno raggiunto il picco degli ultimi sette anni nello stesso periodo.