Domanda e offerta hanno raggiunto un equilibrio nel mercato mondiale dei prodotti lunghi, con i principali produttori che sono tornati a tempi di consegna quasi normali. Tuttavia, gli elevati costi energetici e gli ostacoli di tipo logistico potrebbero continuare a pesare sul buiness e quindi contribuire ad accrescere l'incertezza tra gli addetti ai lavori. Lo ha affermato IREPAS, l'associazione globale dei produttori ed esportatori di prodotti lunghi, nel suo ultimo report. Nonostante la continua diminuzione delle importazioni da parte della Cina, la domanda in Europa e Nord America dovrebbe restare solida, ha aggiunto l'associazione.
L'accordo raggiunto di recente tra Stati Uniti e Ue dovrebbe permettere ai fornitori di tondo e vegella europei di vendere materiale nel mercato statunitense. Tenendo conto dei prezzi attualmente alti nell'Ue e dell'elevata capacità di utilizzo degli impianti, secondo IREPAS è improbabile che le acciaierie europee possano essere aggressive nelle loro offerte. Inoltre, costi di trasporto esorbitanti uniti al fatto che l'acciaio europeo sarà comunque soggetto a contingenti tariffari negli Usa (si parla di una quota totale di 3,3 milioni di tonnellate per il 2022) dovrebbero far sì che i prezzi rimangano elevati.
Sebbene si preveda che la domanda rimarrà forte nel 2022 grazie a investimenti in aumento in tutto il mondo, la congestione delle spedizioni e gli elevati costi di trasporto dovrebbero continuare a ridurre i margini di profitto dei fornitori internazionali di acciai lunghi.
Poiché l'Ue, gli Stati Uniti e la Cina stanno compiendo sforzi per la riduzione dell'impatto ambientale, si prevedono un incremento del costo della produzione di acciaio e ulteriori limitazioni per i trader. Di conseguenza, la competizione nel mercato globale dei prodotti lunghi dovrebbe attenuarsi secondo IREPAS.
In conclusione, le prospettive per il mercato globale degli acciai lunghi nel prossimo trimestre sono stabili, con un ulteriore supporto che sarà dato dalla ridotta offerta. Nello specifico, per novembre e dicembre sono previsti lavori di manutenzione in numerosi impianti. IREPAS ha sottolineato che per il 2022 si prevede l'entrata in funzione di nuove capacità produttive, tuttavia l'impatto sul mercato siderurgico globale si vedrà in un secondo momento.