La forte crescita della domanda di materie prime e acciaio continuerà probabilmente anche durante la stagione primaverile, principalmente grazie al continuo aumento della produzione nella maggior parte delle regioni del mondo, agli stimoli all'economia nonché ai programmi di vaccinazione. Lo ha affermato IREPAS, l'associazione dei produttori ed esportatori mondiali di acciai lunghi, nel suo ultimo rapporto. Nel frattempo, l'offerta limitata e la graduale riapertura delle economie mondiali hanno causato una pressione inflazionistica sui mercati delle materie prime e del trasporto merci.
A causa delle misure di salvaguardia in vigore nell'UE, il volume delle importazioni nel continente è sceso ai minimi storici, mentre i prezzi hanno raggiunto livelli record come nel 2008. EUROFER continua a percepire la Cina come un pericolo e insiste sull'estensione delle restrizioni alle importazioni. Ciononostante, è improbabile che il paese riprenda ad esportare tenuto conto delle riduzioni della produzione di acciaio e di possibili tagli ai rimborsi fiscali sulle esportazioni.
Nel mercato statunitense gli importatori, ha sottolineato IREPAS, continuano a fronteggiare difficoltà nelle spedizioni, a causa soprattutto della carenza di container e della congestione nei porti locali.
Il positivo ritorno della Cina dalle festività di capodanno è stato uno dei principali motivi della ripresa della domanda e dell'aumento dei prezzi. Con il paese che si aspetta di ridurre l'inquinamento del 40% entro la fine del 2021, si prevede un minor utilizzo degli altiforni e un aumento delle quotazioni del rottame.
Secondo IREPAS, le previsioni per il prossimo trimestre sono molto più positive rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso, fatta eccezione per gli Stati Uniti, dove la situazione è rimasta instabile.