Assofermet, associazione nazionale delle imprese della distribuzione e prelavorazione di prodotti siderurgici, attraverso un comunicato ha espresso il grande disappunto e disagio dei propri associati in merito alla volontà «del produttore nazionale di prodotti piani in acciaio inox» di «introdurre unilateralmente delle modifiche di prezzo retroattive su contratti a suo tempo già conclusi e confermati». Questi comportamenti secondo l'associazione hanno innescato «non solo forti preoccupazioni presso le aziende della distribuzione, anche per le future trattative e contratti, ma ha messo le imprese in grave difficoltà nei confronti dei rispettivi clienti a valle della filiera».
«L'improvvisa richiesta di rinegoziazione, motivata da aumenti di prezzo sulle materie prime, principalmente rottame, non riscontrabili all'epoca degli ordini, andrebbe quindi ad incidere sulle consegne già previste su febbraio, compromettendo gli impegni contrattuali presi nei confronti degli utilizzatori finali» si legge nella nota firmata dal presidente di Assofermet Acciai, Tommaso Sandrini.
Assofermet ha evidenziato che attualmente, a causa della salvaguardia UE e dei dazi in vigore, non è possibile per la distribuzione rivolgersi ad altre fonti di approvvigionamento. L'associazione auspica quindi che le parti «possano tornare a dialogare con serenità, alla riceca di un futuro comune denominatore, senza dimenticare la situazione di grave difficoltà che si ripercuote sui settori industriali utilizzatori» dell'Ue «in termini di competitività sui mercati internazionali» e si augura «che i contenuti dei contratti in essere non vengano in alcun modo modificati».