Secondo quanto riportato in una dichiarazione di martedì 13 maggio, l’indiana Tata Steel Limited investirà 2,5 miliardi di dollari nel suo distaccamento di Singapore, T Steel Holdings, per stimolare le proprie operazioni commerciali in Europa.
Tramite T Steel Holdings, infatti, Tata Steel Limited già possiede alcuni asset nel Regno Unito e nei Paesi Bassi.
L’investimento fa parte di una strategia più ampia volta a stimolare le operazioni di Tata Steel in questi due paesi, in un contesto di normative sempre più stringenti riguardo all’ambiente e ai requisiti sulle emissioni di carbonio.
Il finanziamento, già approvato dal CDA, sarà soggetto all’approvazione da parte della Reserve Bank of India. Qualsiasi investimento all’estero superiore al miliardo di dollari per anno fiscale, infatti, richiede un’autorizzazione ai sensi delle norme indiane sugli investimenti all’estero.
Le controllate di Tata Steel in Europa stanno attualmente affrontando un processo di trasformazione importante per prepararsi alle modifiche alle politiche sul clima e al meccanismo europeo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM). Quest’ultimo impone infatti una tassa sulle importazioni ad alta intensità carbonica, in modo che i produttori in Europa – soggetti a stringenti norme sul clima – possano operare a pari condizioni di mercato.
La transizione prevede la chiusura degli impianti ad altoforno tradizionali e il passaggio a una produzione più sostenibile con forni elettrici ad arco (EAF). Gli EAF utilizzano infatti rottami riciclati ed elettricità al posto del carbone, riducendo in modo significativo le emissioni.