Il ministero indiano dell’acciaio ha avanzato nuovamente l’idea di una fusione tra le due società siderurgiche statali Neelchal Ispat Nigam Limited (NINL) e Rashtriya Ispat Nigam Limited (RINL).
Una prima proposta era già stata suggerita nel 2012 ed è stata ora riconsiderata nel corso di un incontro tenuto dal nuovo ministro siderurgico indiano Dharmendra Pradhan dopo l’insediamento del secondo governo guidato dal primo ministro Modi.
Durante l’incontro si è discusso di un’ottimizzazione delle performance di NINL e RINL e, di conseguenza, si è rivalutata la possibilità di un accorpamento tra i due produttori.
Uno dei principali aspetti positivi di tale operazione sarebbe la possibilità per RINL – che attualmente si procura le materie prime dalle miniere di NMDC Limited – di attingere alle riserve private di minerale di ferro di cui dispone NINL, stimate in circa 110 milioni di tonnellate.
Il governo indiano detiene una partecipazione del 100% in RINL Limited, mentre il pacchetto azionario di NINL è suddiviso tra diverse società, fra cui la società commerciale governativa MMTC Limited (49,78%) e Industrial Promotion and Investment Corporation of Odisha Limited (IPICOL) (15,29%).