Esportazioni indiane per un valore di 500 milioni di dollari in Russia sono a rischio a seguito del ritiro delle garanzie di credito all'esportazione, delle sanzioni alle banche russe e dell'inagibilità dei porti del Baltico. La Export Credit Guarantee Corporation of India, gestita dallo stato, ha ritirato la copertura per le spedizioni in Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina e alle sanzioni contro Mosca.
Le esportazioni indiane in Russia sono stimate in circa 2,4 miliardi di dollari all'anno.
«Le sanzioni contro la Russia avranno un impatto sui pagamenti – ha affermato Ajay Sahai, direttore generale della Federation of Indian Export Organizations (FIEO) –. Siamo in attesa delle linee guida dell'OFAC sul periodo di liquidazione, che daranno chiarezza sui pagamenti in sospeso da parte degli acquirenti in Russia».
L'Office of Foreign Assets Control (OFAC) presso il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti amministra e applica sanzioni contro i paesi, e gli esportatori indiani sono in attesa di dettagli sul periodo di tempo durante il quale sarà possibile liquidare i contratti esistenti.
Gli esportatori indiani sono preoccupati inoltre del continuo aumento delle tariffe di spedizione. Secondo gli ultimi report, i container da 40 piedi sulla rotta Los Angeles-Shanghai sono a quota 11.030 dollari, in aumento del 3% nell'ultima settimana e del 125% nel'ultimo anno.
Il ministro delle finanze indiano Nirmala Sitharaman ha espresso preoccupazione per le esportazioni indiane, affermando: «Sono preoccupata per ciò che accadrà ai nostri esportatori, che stavano andando bene».
«La situazione – ha aggiunto – influirà sulle nostre importazioni immediate e ugualmente sulle nostre esportazioni in Ucraina. Siamo giustamente preoccupati per quello che sta succedendo».
L'India teme ad esempio un'immediata carenza di semi oleosi, poiché oltre il 90% dell'olio di girasole indiano proviene da Russia e Ucraina.