Secondo i dati preliminari diffusi dal Dipartimento del Commercio statunitense, le importazioni mensili di acciaio degli Stati Uniti a febbraio sono diminuite del 13,5% rispetto a gennaio, per un totale di 2.048.269 tonnellate. Il confronto su base annua mostra un calo del 4,1%. In termini di valore, le stesse importazioni sono ammontate a 2,79 miliardi di dollari, rispetto ai 3,29 miliardi di dollari di gennaio e ai 3,10 miliardi di dollari di febbraio 2022.
Le fonti principali delle importazioni di acciaio negli Stati Uniti a febbraio sono state: Canada, con 487.989 t; Messico, con 346.622 t; Brasile, con 320.051 t; Corea del Sud, con 204.493 t; Germania, con 72.040 t.
Nel dettaglio, le importazioni di prodotti piani sono ammontate a 656.041 tonnellate a febbraio, in calo rispetto alle 790.167 tonnellate di gennaio e alle 801.007 tonnellate di febbraio 2022. Le importazioni di prodotti lunghi si sono attestate a 374.079 tonnellate a febbraio, in calo rispetto alle 420.702 tonnellate di gennaio e alle 439.739 tonnellate di febbraio 2022. Le importazioni di tubi sono ammontate a 471.394 tonnellate a febbraio, in calo rispetto alle 536.945 tonnellate di gennaio ma in aumento rispetto alle 348.109 tonnellate di febbraio 2022. Le importazioni di semilavorati si sono attestate a 474.877 tonnellate a febbraio, in calo rispetto alle 538.275 tonnellate di gennaio, ma in aumento rispetto alle 446.605 tonnellate di febbraio 2022.
Secondo l’American Iron and Steel Institute (AISI), la quota di mercato delle importazioni di acciaio negli Stati Uniti nel febbraio 2023 è stata stimata al 22%, rispetto al 24% di gennaio e al 23% dell'anno precedente.