ArcelorMittal ha annunciato che AM Investco Italy Srl, la cordata composta dal colosso mondiale della siderurgia e dal Gruppo Marcegaglia, ha raggiunto un accordo per l'affitto degli impianti dell'Ilva prima dell'acquisto definitivo.
L'affitto inizierà alla fine del 2017, una volta ottenuta l'autorizzazione da parte delle autorità competenti.
Intesa Sanpaolo si unirà formalmente al consorzio prima del closing dell'operazione.
AM Investco Italy si è impegnata a pagare 1,8 miliardi di euro per l'acquisto del più grande gruppo siderurgico italiano, mentre il canone di locazione annuo (che sarà quantificato come anticipo del prezzo di acquisto) è di 180 milioni di euro.
Il piano del consorzio prevede investimenti per 2,4 miliardi di euro nell'arco di sette anni (investimenti industriali per 1,3 miliardi e ambientali per 1,1 miliardi).
ArcelorMittal specifica nella propria nota che le consegne di acciai finiti di Ilva verranno sistematicamente incrementate a 9,5 milioni di tonnellate entro il 2023, mentre la produzione di acciaio grezzo sarà limitata a 6 milioni di tonnellate l'anno fino al soddisfacimento dei requisiti AIA; una volta completati tali requisiti, potrà raggiungere gli 8 milioni con il riavvio dell'altoforno n. 5. Fino ad allora, la produzione sarà integrata con le importazioni di bramme e coils laminati a caldo, così da massimizzare l'utilizzo delle linee di finitura.
"Con la firma dell'accordo - hanno commentato i commissari straordinari Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carruba - Ilva può contare su una proprietà solida, di un leader industriale e competente, che si è impegnata a fare importanti investimenti tecnici, a tutelare l'occupazione ed a realizzare il piano di risanamento ambientale. È stato un processo lungo ed impegnativo che, nell'obiettivo di mantenere in vita questo importante asset strategico per il Paese, ha visto la partecipazione attiva dei lavoratori, del governo, delle istituzioni nazionali e locali nonché delle forze politiche. Si avvierà rapidamente l'attività di bonifica dei siti, utilizzando i fondi trasferiti dalle disponibilità della famiglia Riva".