Ritorno all'utile per il produttore di tubi russo TMK, che nel 2016 ha conseguito un risultato netto di 165,62 milioni di dollari, contro la perdita da 368 milioni di dollari registrata nel 2015.
Sempre nel 2016, l'azienda ha registrato un fatturato di 3,34 miliardi di dollari, in calo del 19% annuo a causa di fattori quali: effetti negativi di valuta, calo dei volumi di vendita dei tubi di largo diametro da parte della divisione russa e scarse vendite da parte della divisione americana in conseguenza al calo delle attività di perforazione negli USA.
Gli stessi fattori hanno condizionato negativamente l'EBITDA aggiustato, che rispetto all'anno precedente è diminuito del 18,5%, a 530,15 milioni di dollari.
TMK ha dichiarato che quest'anno i tagli alla produzione di petrolio programmati dalle compagnie oil & gas russe non dovrebbero avere impatti significativi sulla domanda di OCTG e condotte, e che il consumo di tubi senza saldatura dovrebbe rimanere solido. Ciononostante, l'incremento dei prezzi delle materie prime potrebbe avere un impatto negativo sulle performance della divisione russa di TMK nel primo trimestre di quest'anno; impatto che tuttavia dovrebbe essere controbilanciato da un ulteriore aumento dei prezzi dei tubi nel secondo trimestre. TMK prevede un calo del consumo di tubi di largo diametro nel corso del 2017, tuttavia la ripresa delle attività di perforazione negli USA dovrebbe portare ad una migliore performance della divisione americana. In Europa, infine, l'azienda prevede un recupero delle quotazioni dei tubi e un miglioramento del mix di prodotto, fattori che dovrebbero influenzare positivamente i risultati finanziari della divisione europea.