Il Sindacato dei lavoratori canadesi ha pubblicato una dichiarazione in risposta all’annuncio per cui gli USA intendono incrementare i requisiti di contenuto del "Buy American". Il Sindacato ha dichiarato che aumentare dal 50 al 75% il contenuto di produzione USA nei progetti federali «limiterà l’accesso dei produttori canadesi al mercato degli appalti statunitense».
«Ancora peggio, l’ordine richiede che il 95% dell’acciaio utilizzato negli appalti escluda il Canada e provenga dagli USA», ha aggiunto nella dichiarazione il presidente del Sindacato Ken Neumann.
«Questo è un duro colpo all’industria siderurgica canadese e a tutta l’economia del Canada, e rappresenta un tradimento dell’alleanza tra le due economie», ha aggiunto Neumann.
Il Sindacato ha dichiarato che il mercato degli appalti USA è dieci volte quello degli appalti canadesi, quindi implementare una politica "Buy Canada" non compenserebbe gli effetti dei nuovi requisiti richiesti. Le industrie canadesi, inclusa quella siderurgica, hanno contato su questo mercato per anni e verranno «gravemente danneggiate dall’esclusione».
Durante le trattative per il nuovo accordo commerciale USMCA, il Sindacato ha dichiarato che il Canada ha esplicitamente cercato l'accesso al mercato degli appalti USA. Tuttavia, quando gli USA hanno opposto resistenza, il Canada ha ritirato la richiesta e il Primo Ministro Justin Trudeau ha sottoscritto l'USMCA senza accordi sugli appalti.
«Il governo canadese avrebbe dovuto insistere per l’accesso al mercato USA degli appalti. Come minimo la precedente clausola di esclusione del Canada dal "Buy American" avrebbe dovuto essere inclusa anche nel nuovo accordo», ha sottolineato Neumann, aggiungendo che il fallimento delle negoziazioni è stato «un grave fallimento del nostro governo federale». Questa secondo il presidente del Sindacato è un'ulteriore «ragione per cui il Canada non dovrebbe firmare il nuovo accordo commerciale del Nord America».