Il produttore siderurgico sudcoreano Hyundai Steel nel 2019 ha registrato un utile netto di 26 miliardi di won (22,03 milioni di dollari), contro i 408 miliardi dell'anno precedente. Allo stesso tempo, l'utile operativo è stato di 331,3 miliardi (280 milioni di dollari), in calo del 67,7% rispetto all'anno precedente. La società ha dichiarato che nel periodo in esame il profitto dall'export è peggiorato principalmente a causa del rallentamento della domanda cinese di acciaio per auto. Il calo dell'utile operativo è stato attribuito alla difficoltà di riflettere gli aumenti del prezzo di prodotti quali la lamiera per auto e per cantieristica navale, nonostante i prezzi del minerale di ferro siano saliti rapidamente a quota 120 $/t nel 2019.
Lo scorso anno la produzione di acciaio di Hyundai Steel è ammontata a 21,22 milioni di tonnellate, dato in calo dell'1,2%, mentre il volume delle vendite di acciaio è stato di 21,32 milioni di tonnellate, in flessione del 2%, in entrambi i casi su base annua. Il volume delle vendite della società dovrebbe ammontare a 21,38 milioni di tonnellate nel 2020. Quelle di acciai per il settore automotive dovrebbbero ammontare in particolare a 1 milione di tonnellate.
Hyundai Steel mira inoltre a soddisfare la domanda globale investendo in nuovi impianti nel prossimo periodo. La società prevede di effettuare un nuovo investimento da 120 miliardi di won (101,81 milioni di dollari) fino al 2021 per modernizzare il proprio impianti di laminazione a freddo con lo scopo di aumentare la competitività dei materiali automobilistici e costruire uno stabilimento di stampaggio a caldo a Ostrava, Repubblica Ceca. Qui la produzione su larga scala dovrebbe essere avviata a gennaio del 2021.