«Produrre più acciaio, generare un maggior valore aggiunto per gli stakeholder e ridurre il proprio impatto ambientale nello stesso momento e in un solo anno è possibile». Con queste parole il Gruppo Feralpi di Lonato (BS) presenta il proprio Bilancio di Sostenibilità 2018, redatto secondo gli Standard del Global Reporting Initiative (GRI).
Lo scorso anno il gruppo ha generato un valore aggiunto globale netto a disposizione degli stakeholder di 180 milioni di euro, facendo segnare un incremento del 25,2. «A trarne beneficio - sottolinea Feralpi - sono per primi i dipendenti cui sono stati destinati 70,7 milioni (+6,6%). A seguire, la Pubblica Amministrazione con 43,7 milioni (+15,0%). Vanno invece a rafforzamento del capitale 56,8 milioni (+79,8%)».
«Nel 2018 - continua la nota aziendale - Feralpi ha destinato 4,7 milioni di euro a favore del territorio, sotto forma di elargizioni liberali (+22,4%)».
Nel frattempo, «anche a fronte di un incremento della produzione di acciaio, salita del 2,3% a 2,5 milioni di tonnellate, le emissioni di gas serra sono calate ulteriormente del 2,8%».
Ancora, gli investimenti tecnici sono ammontati a 60,6 milioni di euro, la produzione complessiva di rifiuti è diminuita del 18,3%, «non solo in ragione di un costante efficientamento delle produzioni per un minore consumo di materia prima, ma anche in funzione di una produzione diversificata di acciai orientata a uno standard di qualità eccellente con elevati livelli di sostenibilità ambientale». Il gruppo, in linea con questo obiettivo, produce acciaio con un contenuto minimo di rottame del 99%. Vanno inoltre nella direzione del circolare il recupero dell'acqua di processo, il recupero produttivo della scoria nera di acciaieria e il recupero del calore dei fumi di acciaieria (a Lonato del Garda) con la costruzione di una rete di teleriscaldamento al servizio di edifici industriali e urbani a partire dal 2017.
«Vogliamo partecipare alla crescente sensibilità per l'ambiente e per la qualità della vita – ha affermato Giuseppe Pasini, presidente del Gruppo Feralpi –, non solo perché si tratta di obiettivi coerenti con il nostro sistema di valori, ma anche perché riteniamo che nei prossimi anni non sarà più possibile fare impresa nel modo tradizionale».
Stefano Gennari