Il gruppo internazionale GFG Alliance ha dichiarato che la pandemia di coronavirus ha avuto un impatto significativo sulle economie dei paesi in cui l'azienda opera. A causa dell'emergenza, la domanda dei settori che consumano acciaio in alcune regioni è diminuita del 20-40 percento. GFG ha annunciato un programma "accelerato" di investimenti e l'obiettivo di un incremento della produttività fino al 30 percento a livello globale, per adattare la propria attività al clima post-COVID, che probabilmente porterà a tagli di posti di lavoro.
GFG ha pianificato numerosi investimenti nell'ambito del suo programma Greensteel. L'azienda investirà a Liberty Steel Ostrava, in Repubblica Ceca, con il primo forno ibrido in Europa, fondendo la produzione da forno elettrico a quella da altoforno. Ciò consentirà all'azienda di utilizzare maggiori volumi di rottame locale e di ridurre le emissioni di carbonio. Nuovi stabilimenti DRI e forni elettrici ad arco saranno costruiti presso Liberty Galati in Romania e presso lo stabilimento di Whyalla in Australia. In particolare, l'investimento a Galati riguarda un impianto DRI da 2,5 milioni di tonnellate che utilizzerà gas naturale, due forni elettrici: uno sarà dedicato alla produzione di bramme per l'impianto di lamiere, l'altro alla colata diretta di coils laminati a caldo. I forni elettrici ridurrano le emissioni di CO2 per tonnellata di acciaio fino a un massimo dell'80%. Ciò porterà a un incremento della capacità produttiva annuale fino a 4 milioni di tonnellate di acciaio liquido.
Nel frattempo, GFG punta anche alla "carbon neutrality" anche nel segmento dell'alluminio.
«Abbiamo un programma di investimenti molto ambizioso per i nostri progetti Greensteel, Greenaluminium e carbon neutral» ha affermato Sanjeev Gupta, presidente esecutivo di GFG Alliance, aggiungendo che tuttavia «bisognerà prendere decisioni difficili nel breve termine per incrementare l'efficienza e rispondere alle difficili condizioni di mercato causate dall'attuale crisi». Gupta si è detto dispiaciuto del fatto che ciò comporterà una riduzione della forza lavoro «in alcuni casi».